Guardo il calendario e realizzo: oggi è il 30 dicembre, manca solamente un giorno alla fine di questo 2015, e non posso fare a meno di guardarmi indietro, e vedere quello che l’anno appena trascorso mi ha lasciato. Lo sappiamo tutti, la fine dell’anno è un momento di bilanci, in cui si soppesa attentamente quanto di buono e quanto di cattivo abbiamo fatto, e ci promettiamo solennemente che l’anno prossimo faremo di più, daremo di più, cercheremo di fare ciò che ci rende felici, allontanando cattive abitudini e cattive intenzioni.
Mi sono svegliata, e ho ricevuto il buongiorno da WordPress che mi ha inviato l’annuale bilancio del blog: il totale di visite, di post e commenti. Wow, penso che questo 2015 per il blog è stato un anno decisamente poco proficuo, dal punto di vista della scrittura, ma anche estremamente ricco dal punto di vista delle visite, commenti e condivisioni. Che dire, la cosa mi rende orgogliosa a dir poco, e di questo non posso che ringraziare tutti voi che (con pazienza) mi seguite, commentate e condividete. Grazie, grazie e ancora grazie, di cuore! Non vi prometto follie, per il nuovo anno, ma cerco di promettervi la costanza, quella che quest’anno è mancata, e tanti nuovi post su questo paese ricco di fascino e contraddizioni che tutti noi amiamo, il Giappone.
Il mio 2015, invece, quello di Daniela, è stato un anno incredibile, che mi ha portato tanta gioia e soddisfazione, e tanti momenti di cui essere grata a chi mi è intorno e mi vuole bene, e mi sostiene in ogni momento. Il 9 ottobre è stato il “giorno dell’anno”, quello in cui io e il mio compagno di una vita, nonché fan numero 1 del blog, ci siamo sposati. Ricordo una cosa in particolare di quel giorno, i sorrisi, i nostri e di chi ci circonda, e questo mi fa pensare a qualcosa di semplice e scontato, eppure troppo spesso dimenticato, cioè che la felicità è tale solo se condivisa, pensiero che voglio tenere a mente per il 2016 che verrà.
Ma torniamo al blog, ripercorrendo la strada fatta finora non posso che essere felice di quanto questo piccolo angolo di web mi ha dato in questi anni. Con il 2013 ho dato nuova vita al blog, con l’acquisto del dominio e la nuova veste grafica, e due anni dopo, nel 2015, ho voluto nuovamente rinnovare la pagina, cercando di renderla più fruibile per tutti e semplificandone la ricerca dei contenuti. Spero di esserci riuscita, e ovviamente qualunque suggerimento in tal senso è sempre utile e apprezzato! Ho continuato la mia “opera di divulgazione” sul Giappone anche sui social network, con risultati fantastici. La pagina Facebook del sito Tradurre il Giappone ha infatti raggiunto i 1898 fan, mentre su Twitter siamo arrivati a 1376 follower. Instagram, invece, è il mio social più personale e probabilmente quello più prolifico, dove posto quella che è la mia vita oltre il Giappone, e quest’anno sono arrivata a 255 follower. Che dirvi, se non grazie di cuore per continuare a seguirmi! 😀
E se il 2014 è stato l’anno “foodie“, con tante ricette Japan style che anche quest’anno sono state tra gli articoli più letti, il 2015 sento di poterlo definire l’anno delle collaborazioni. E’ di aprile l’inizio della mia collaborazione con il blog vogliadiGiappone, di H.I.S., tour operator giapponese di cui apprezzo molto il lavoro, e la voglia di condividere gli aspetti più belli e anche i più sconosciuti del paese. E’ stato per me un onore e un piacere collaborare con loro. Un’altra cosa di cui sono molto orgogliosa è l’intervista che la mia amica blogger Anna Lisa di Biblioteca Giapponese ha voluto farmi sulla traduzione e il Giappone. Il suo blog lo seguo da anni, da ancor prima di iniziare a scrivere io stessa, ne apprezzo fortemente lo stile e il taglio che Anna Lisa gli ha dato, e per me è sempre stato un punto di riferimento fondamentale nel mare magnum di blog sul Giappone.
Ma vediamo ora com’è stato l’anno di Tradurre il Giappone. Il 2015 si è aperto, come quasi da tradizione ormai, con una ricetta: la ricetta dei fantastici onigiri, che è anche l’articolo del 2015 più letto e tra i più condivisi del blog. Lo sappiamo, la cucina giapponese spacca, e gli onigiri sono uno dei piatti più amati, così semplici eppure così deliziosi!
L’inverno è trascorso abbastanza velocemente, tra letture di viaggio e ricordi dell’11 marzo in Giappone, per poi arrivare finalmente in primavera, stagione di rinascita e di nuovi inizi, in Giappone. Ricordate? Vi ho portato in giro tra i ciliegi in fiore, godendo un po’ dello Hanami romano.
E’ di maggio, invece, l’articolo dedicato al tofu, con tre ricettine semplici e veloci da realizzare per gustare al meglio questo alimento, realizzato dalla cagliatura del latte di soia. Il terzo articolo del 2015 più letto è quello dedicato a Namazu, l’enorme pescegatto che secondo la tradizione, sarebbe la causa dei terremoti in Giappone.
A luglio, invece, il post “virale” dell’anno: la mia guida personale tra il serio e il faceto su come sopravvivere al caldo giapponese (impresa sicuramente non tra le più facili, come vi potrà dire chiunque si sia trovato a viaggiare nel paese nei mesi estivi).
Tra agosto e ottobre non sono riuscita a scrivere quanto avrei voluto (come potrete immaginare, sono stati mesi piuttosto impegnativi quelli), ma sono comunque riuscita a condividere con voi le mie impressione sull’ultimo film dello studio Ghibli, Quando c’era Marnie, e le mie riflessioni di settembre, articolo più commentato dell’anno.
A novembre, invece, si torna col botto a parlare di Giappone, e vi porto a spasso tra i giardini di Tokyo, e vi mostro quali app potrebbero esservi utile nel vostro prossimo viaggio in Giappone.
Chiudiamo l’anno in bellezza con un trittico: si torna a parlare di cucina, con la ricetta del gyudon, di usanze giapponesi sui regali, e di tradizioni e folklore con i tanuki, e se volete saperne di più dei fantastici cane procione e dei loro poteri, non posso che consigliarvi la visione del film Pom Poko (平成狸合戰ぽんぽこ Heisei tanuki gassen Ponpoko – Pom Poko, battaglie Tanuki dell’era Heisei), film del 1994 di Isao Takahata che ho rivisto recentemente e che mi ha ricordato il mio sconfinato amore per questo regista e le sue storie, che riescono sempre a emozionarmi.
Ci stiamo lasciando alle spalle il 2015, anno della capra, e siamo pronti a entrare nell’anno della scimmia, animale curioso e furbo, così come lo sono coloro nati sotto il suo segno. Per questo 2016 auguro a me, e a tutti voi, di continuare a perseguire nel cammino che porta alla felicità, ricordandoci sempre di chi ci è accanto e ci sostiene, sempre e comunque. Vi auguro un 2016 in cui tutti i vostri sogni possano realizzarsi, e in cui le difficoltà non saranno mai motivo per fermarsi, ma uno stimolo per andare avanti nella realizzazione dei vostri obiettivi. Ricordatevi: Anche un viaggio lungo mille miglia comincia con un passo. Ci rivediamo nell’anno della scimmia!
よいお年を!
Ciao daniela,
buon anno, ho scoperto il tuo blog recentemente,
mi chiedevo se mi facevi la cortesia di tradurmi questa canzone di mizue takada.
Se non puoi, grazie lo stesso.
Complimenti per il blog e congratulazioni per il tuo matrimonio. Ciao.
硝子坂
悲しいのでしょうと 夢の中
見知らぬ人の問いかけに
声もだせずに うなずいて
それは あなたが
やっぱり 好きだから
いじわるな あなたは
いつでも 坂の上から
手招きだけを くりかえす
私の前には 硝子坂
きらきら光る 硝子坂
行けるのでしょうかと 夢の中
見知らぬ人に訪ねては
涙こぼして 横向いて
それも あなたが
やっぱり 好きだから
いじわるな あなたは
いつでも 坂の上から
手招きだけを くりかえす
私の前には 硝子坂
きらきら光る 硝子坂
とうとう来たねと 夢の中
うれしいはずの問いかけに
何故かすなおに なれなくて
それは あなたの
せいだと 言えないわ
いじわるな あなたが
たたずむ 坂に向かって
さよならの 手を振るつもり
きらきら飛び散る 硝子坂
きらきら消えた 硝子坂
Ciao Zara, grazie del commento e benvenuta sul blog 🙂
Ho dato un’occhiata al testo, appena ho un minuto libero ti mando la traduzione.
Grazie ancora per i complimenti, e auguri di buon anno! 🙂
Cara Daniela allora ti ringrazio in anticipo. Ciao.