Doyo ushi no hi: il giorno dell’anguilla

Buongiorno a tutti, come sicuramente saprete, il caldo in Giappone è noto per essere piuttosto afoso e umido. E uno dei rimedi tradizionali per combattere la canicola del mese di luglio sarebbe quello di mangiare l’anguilla. Però forse non sapevate che c’è proprio un giorno dedicato a mangiare l’anguilla, e quel giorno è proprio oggi.

ushi no hi
Tratta da city.shinjuku.jp

Infatti oggi in Giappone è il doyō ushi no hi 土用丑の日, cioè il giorno più caldo dell’estate letteralmente “il giorno del bue (ushi) di piena estate 土用 (doyō).
Si tratta di una giornata in cui tradizionalmente si consumano diversi piatti a base di unagi (鰻), l’anguilla, considerata fin dall’epoca Nara un alimento ricco di nutrienti, particolarmente adatto a combattere il caldo e il senso di spossatezza tipicamente estivo, che in Giappone viene chiamata natsubate 夏ばて (possiamo tradurlo con stanchezza estiva). Uno dei piatti tipici serviti in questo giorno è il kabayaki  蒲焼, anguilla grigliata e cosparsa con una salsa a base di brodo d’anguilla, sake e salsa di soia che, insieme al riso bianco a cui solitamente si accompagna, forma l’unadon (鰻丼), un tipo di donburi tra i più apprezzati in Giappone.

doyo ushi no hi
Unadon. Immagine tratta da discover-japanese.com

Doyo ushi no hi, cos’è?

Secondo la tradizione, il termine doyō 土用 si riferisce ai 18 giorni precedenti il giorno del cambio di  stagione, che in base all’antico calendario lunare sono risshun (inizio della primavera, il 4 febbraio), rikka (inizio dell’estate, il 5 maggio), risshu (inizio autunno, intorno al 7 agosto) e ritto (inizio dell’inverno, il 7 novembre circa), anche se oggi questa parola è usata in riferimento alla sola stagione estiva, e indica quindi il periodo di piena estate, quando cioè l’umidità è al suo massimo.

Ushi no hi, invece, è il giorno del bue, uno dei 12 animali dell’oroscopo cinese; nel calendario giapponese, infatti, a ogni giorno dell’anno viene attribuito uno di questi segni. Quindi, quando nei 18 giorni del doyō cade il giorno del bue, quel giorno viene chiamato doyō ushi no hi. Solitamente, però sono due giorni, uno che cade nell’ultima decade di luglio, e uno a inizio agosto: quest’anno (2021) è soltanto il 28 luglio.

ushi no hi2La tradizione di mangiare anguilla in questo giorno sembra che abbia avuto inizio in epoca Edo (1603-1868) quando, secondo una leggenda, un ristorante, in un giorno d’estate ricevette moltissime ordinazioni di anguilla alla griglia, che continuò a preparare anche nei giorni successivi; tuttavia l’anguilla servita nel giorno del bue era la più gustosa, perciò il proprietario del ristorante credette che quello fosse il giorno migliore per cucinare l’anguilla, da qui avrebbe avuto inizio la tradizione di mangiare l’anguilla grigliata nel giorno del bue. Secondo un’altra leggenda più famosa, invece, un ristorante sull’orlo del fallimento perché non riusciva più a vendere nulla, si rivolse al saggio Hiraga Gennai (1728-1780, famoso farmacologo e scienziato del periodo Edo, nonché scrittore) per ricevere dei consigli su come aumentare le vendite. Il saggio gli disse di affiggere davanti al ristorante un cartello con su scritto “doyō no ushi no hi“, perché all’epoca le persone credevano che per combattere il caldo, bisognasse mangiare piatti che contenessero la lettera “U”. L’iniziativa ebbe un tale successo che i suoi affari ripresero a girare, e da allora le persone iniziarono a mangiare l’anguilla in questo periodo dell’anno.

Kabayaki
Kabayaki. Immagine tratta da osakafreeguide.com

In Giappone oggi troverete pietanze a base di anguilla praticamente ovunque, accompagnate da lunghe file di persone pronte a gustare questa prelibatezza. Fate attenzione ai noburi 幟, gli stendardi con sopra disegnata una “U” (う) che la pubblicizzano! Allora, siete pronti a combattere il caldo mangiando l’anguilla? 🙂

Daniela

Yamatologa per caso, traduttrice per passione, sognatrice di professione. Un vita in bilico tra Roma e il Giappone, e una passione per la fotografia, la cucina, i libri e i gatti.

7 Comments
  1. Buonissimissime !
    Le ho mangiate in un ristorantino a Osaka, eravamo seduti a un bancone, vicino a un anziano signore anche lui intento a mangiare unadon.
    A un certo punto ci ha chiesto da dove venivamo (in inglese) perché era convinto che agli stranieri non piacessero le anguille. Gli ho spiegato che io sono italiana, il moroso olandese e che in tutti e due i paesi le anguille sono considerate tanto buone (in Olanda in genere sono servite affumicate a caldo)…non tutti gli stranieri sono americani 😉

    1. Io adoro l’unadon e l’unagi in generale, la cosa curiosa è che prima di andare in Giappone l’anguilla non l’avevo mai mangiata e mi faceva pure un po’ senso, e tuttora in Italia continuo a non mangiarla, se non appunto nei ristoranti giapponesi! Riconosco le mie stranezze 😛

  2. Buffo perché l’anguilla che amo molto è un pesce grasso. Forse alla griglia ne perde un po’ comunque non sembra un pesce da caldo se non per paradosso. Comunque quando c’è ne approfittiamo…

    1. Se non ricordo male, l’anguilla è considerata un buon rimedio soprattutto per la classica spossatezza estiva proprio grazie ai suoi grassi e proteine, in grado di ridare energia. Anche se in effetti fa strano per noi pensarlo come un cibo “anticaldo”. Comunque a parlarne mi è venuta una gran voglia! 😀

  3. L’anguilla l’ho assaggiata solo sul sushi, a Tokyo e in un ristorante giapponese qui a Roma, e purtroppo non mi fa impazzire! Però se fossi in Giappone durante il giorno del bue proverei a mangiarla con questo piatto tipico. Secondo me è buonissimo.

    1. Ciao Anna, in effetti l’anguilla ha un sapore particolare che non piace a tutti. Pensa che io nei piatti italiani non l’ho mai voluta assaggiare perché mi faceva senso,l’ho scoperta (e apprezzata) in Giappone! 😂

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