Modi di dire giapponesi: Leggere l’aria

Nuova settimana, nuovo modo di dire. Ecco a voi la parola del giorno:

空気を読む

[Kuuki wo yomu]

Letteralmente: leggere l’aria, l’atmosfera.

06fe8494Il mio vecchio amico Shogakukan non mi riporta questa espressione, mentre il fedelissimo jisho.org riporta (in inglese): to read between the lines; to read the situation; to sense the mood. La prima traduzione italiana che mi viene in mente è “leggere tra le righe”, anche se in realtà l’espressione giapponese indica una sfumatura leggermente diversa. Infatti, con Kuuki wo yomu si intende più che altro la “sensibilità” di percepire l’atmosfera che ci circonda e comportarsi di conseguenza. Potremmo tradurlo con “capire che aria tira”, per rendere meglio l’idea. Questa è una cosa molto sentita nel mondo del lavoro giapponese, in cui è fondamentale per sopravvivere “leggere (percepire?) l’atmosfera”. Detta in parole povere, significa “comportarsi nella maniera più adeguata a seconda della situazione in cui ci si trova”. Quindi atmosfera e comportamento vanno di pari passo. Invece, il significato di “leggere tra le righe” è “intuire ciò che è sottointeso”, quindi differisce dal significato dell’espressione giapponese, anche se in determinati contesti la può tradurre abbastanza fedelmente.

Un’altra cosa da notare è che generalmente si tratta di un’espressione di rimprovero o biasimo. Quindi, di solito viene utilizzata o in forma imperativa: kuuki wo yome, baka!, oppure in forma negativa: kuuki wo yomenai yatsu (o hito).
Nel primo caso potremmo tradurre in maniera molto efficace: Impara a stare al mondo, idiota! Nel secondo, stiamo esprimendo un giudizio su una persona: quello non è neanche in grado di capire che aria tira!

Ma vediamo alcuni esempi.

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In questo caso, il tizio rosso se è in grado di “leggere l’aria”, cosa dovrebbe fare? Spostarsi, per permettere ai due amici in piedi di sedere vicino. Facile, no?

Altro esempio.

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In questo caso siamo in un ristorante piuttosto affollato, come potete vedere. L’omino rosso ha finito di mangiare, a questo punto se “legge l’aria” capirà che è il caso di lasciare il posto a una delle persone in fila.

In entrambi gli esempi si potrebbe parlare comunemente di “buona educazione”.

E voi, sapete “leggere l’aria”?

Daniela

Yamatologa per caso, traduttrice per passione, sognatrice di professione. Un vita in bilico tra Roma e il Giappone, e una passione per la fotografia, la cucina, i libri e i gatti.

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