Racconti di Giappone in una tazza da tè: Akutagawa Ryunosuke

Racconti di Giappone in una tazza da  tè

tè verde

Incontro con gli haiku di Akutagawa Ryunosuke

Domenica 1 dicembre 2013

Presso: Doozo. Art, books and sushi.Via Palermo 51-53 (rione Monti)

Ingresso Libero (evento fuori fiera Più Libri più Liberi – XII fiera nazionale piccola e media editoria).

Interviene Lorenzo Marinucci (Traduttore di Ryūnosuke Akutagawa, Haiku e scritti scelti, La Vita Felice). Recita Tominaga Masako

Se vi interessa questo autore, vi consiglio di leggere: Rashomon e altri racconti, della TEA, o La ruota dentata e altri racconti.
In questi testi troverete alcuni dei più importanti racconti di Akutagawa, e tra i miei preferiti ci sono Nel bosco (Yabu no naka),  La scena dell’inferno (Jigokuhen), Nel paese dei kappa (Kappa), una sferzante satira sulla società giapponese dell’epoca basata appunto sui kappa (河童) una creatura mitologica che vive in fiumi, laghi e stagni: si tratterebbe di creature grandi quanto bambini, con un corpo simile a quello di una rana, becco e un carapace come quello di una tartaruga. Hanno mani e piedi palmati e la loro caratteristica è quella di avere una specie di ciotola piena d’acqua sulla testa, da cui deriverebbe la loro forza. Se infatti svuota la sua riserva d’acqua, un kappa diventa debolissimo, rischiando di morire.
A cura di Lorenzo Marinucci il testo: Haiku e scritti scelti. Testo giapponese a fronte.

Qualche cenno su Akutagawa

Akutagawa Ryunosuke è stato sicuramente uno dei più importanti e interessanti scrittori del primo Novecento giapponese, autore principalmente di racconti brevi. Poco prima di morire per suicidio nel 1927, ingaggerà con Tanizaki Jun’ichiro una disputa letteraria sul carattere della narrativa, sostendo la tesi, contraria alla prassi letteraria da lui seguita fino a quel momento, del “romanzo senza storia”, Tanizaki, al contrario, sosteneva importanza della struttura.

Alcuni aspetti della sua opera

La produzione del primo Akutagawa è principalmente di carattere storico: tuttavia, non cerca avvenimenti di grande valore storico da narrare, ma piuttosto personaggi che sono uomini comuni a cui attribuire la complessa psicologia dell’uomo moderno. Nei suoi personaggi infatti emerge la sua personale problematica. Nel romanzo c’è il tema della crisi dell’uomo in un dato momento storico, che costituisce lo sfondo degli eventi narrati.

I suoi racconti si possono distinguere in diverse categorie:

Ocho Mono: ambientati tra la fine di Nara e tutto il periodo Heian, arco di tempo chiamato appunto Ocho. Una caratteristica di queste opere è l’esistenza di una fonte scritta, che sono principalmente il Konjaku Monogatari (Rashomon, 1915, Hana, 1916, Yabu no naka, 1922) e lo Uji Shui Monogatari.

Kirishitan Mono: storie connesse con la prima diffusione del cattolicesimo in Giappone, chiamati anche nanban mono, da nanban, che significa “barbari del sud”, ed era il termine usato per definire gli occidentali.

Edojidai Mono: storie con ambientazione Edo, le più famose sono quelle a sfondo letterario: Gesaku Zanmai, su Bakin e Kareno Sho, su Basho.

Kaika Mono: storie ambientate nel periodo di rinnovamento culturale Meiji, per esempio Butokai(Il ballo).

Yasukichi Mono: 10 racconti che trattano materia parzialmente autobiografica, scritti tra la metà del 1922 e gennaio 1925. Testimoniano il cambiamento di posizione nei confronti del romanzo autobiografico.

I racconti “moderni” si differenziano per il loro lo stile, piuttosto realistico. Tra questi: Aki (L’autunno)Ikkaino Tsuchi (Un pugno di terra), Genkaku Sanbo (Casa Genkaku).

I romanzi cosiddetti “senza trama”, quelli dell’ultimo periodo di Akutagawa, sono Shinkiro (Miraggio) e Haguruma (La ruota dentata).

Fonte principale: Akutagawa Ryunosuke. Un autore giapponese moderno. A cura di Teresa Ciapparoni La Rocca.

Daniela

Yamatologa per caso, traduttrice per passione, sognatrice di professione. Un vita in bilico tra Roma e il Giappone, e una passione per la fotografia, la cucina, i libri e i gatti.

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