Per la prima volta da anni sto trascorrendo un mese d’agosto “statico”. Niente viaggi, né programmi, lavoro o ricerca di, niente giornate di studio “matto e disperato”, niente Giappone. Lo chiamano riposo. E per una persona abituata al continuo movimento come me è un po’ strano. Ma mi adeguo. E seguo l’onda. Respiro e ricarico le energie in vista dell’autunno. Quell’autunno che secondo il calendario tradizionale giapponese è già iniziato: il risshūu [立秋], uno dei setsubun dell’anno, giorno che segna la fine di un periodo e l’inizio di un altro. Il risshūu cade il 7 agosto, e segna la fine del periodo estivo e l’inizio della stagione autunnale. Mentre dovremo aspettare il 23 agosto per il shosho [処暑], cioè la fine del caldo. Che poi, guardando al meteo di questa estate un po’ pazzerella, vien da chiedersi quando mai sia iniziato, il caldo.
In questi giorni di staticità vacanziera mi dedico, anche se con meno costanza rispetto al passato, alla lettura, una delle mie passioni di sempre. Ecco quindi le mie letture di questa estate, ovviamente a tema Giappone:
Sono un po’ indietro, lo ammetto, ma conto di rifarmi prima dell’inizio di settembre.
Tokyo Sanpo: Promenades à Tokyo di Florent Chavouet.
Si tratta di un delizioso diario di viaggio della città di Tokyo illustrato, ricco di particolari e curiosità, con riproduzioni piuttosto fedeli di alcuni quartieri di Tokyo. Non posso che consigliarne l’acquisto, è una vera gioia per gli occhi, e un ottimo modo per rivivere Tokyo quando ne senti la mancanza. Ringrazio di cuore Biblioteca Giapponese per la segnalazione di questo volume (e anche degli altri diario di viaggi illustrati).
L’origine della distanza di Francesca Scotti.
Vittoria decide di volare in Giappone per amore di Lorenzo, che lavora là. All’ultimo però lui le fa sapere che deve andarsene e non può aspettarla, ma insiste perché lei parta lo stesso e vada a stare nel suo appartamento. Lei cede, e si trova catapultata in un Paese inatteso, dove c’è chi “sparisce” grazie ad apposite agenzie, chi si isola senza uscire più, chi smette di mangiare per paura delle radiazioni. E quando alla fine metterà piede a casa di Lorenzo scoprirà qualcosa che avrebbe preferito ignorare. Storie intrecciate in un romanzo sulla distanza come difficoltà nelle relazioni, rifiuto del proprio corpo, amore come salvezza non sempre possibile.
Un libro decisamente da troppo tempo nella mia wish-list, che penso di iniziare a leggere in questi giorni. Qui l’autrice, Francesca Scotti, ci parla del suo romanzo.
La luce della luna. Storia di una geisha di Nagai Kafu (Traduzione di Viviana Cerqua)
Komayo ha soltanto venticinque anni quando, rimasta vedova, decide di abbandonare la campagna giapponese per tornare a Tokyo, la città dove, regina del quartiere del piacere, aveva trascorso la sua adolescenza apprendendo le sublimi arti della geisha. Quel tempo che ora le appare lontano è in realtà vicinissimo, perché nella capitale imperiale c’è chi, come Yoshioka, non si è mai dimenticato delle ore trascorse con lei. Il cuore della protagonista, però, non è rimasto prigioniero del passato. Al contrario, mentre le tentazioni del “mondo fluttuante” incombono, Komayo incontra Segawa, un giovane attore. Confondere l’amore con il piacere diventa facile. Ma la grazia della geisha, pallida come la luce della luna che rischiara le sue notti, diventa il desiderio proibito di un cliente particolare, ribattezzato dalla ragazza “mostro marino”.
Capolavoro di Nagai Kafū, tra gli autori giapponesi più rappresentativi del XX secolo, pubblicato nel 1917. Antimilitarista convinto, condusse una vita da libertino raffinato ed estetizzante. In questa opera ci conduce nel mondo dei quartieri di piacere, microcosmo pieno di raffinato edonismo in cui l’autore si rifugiò, evadendo dall’estrema occidentalizzazione dei costumi che pervase l’epoca Meiji e ricercando un ultimo riverbero della cultura tradizionale.
Due racconti di Higuchi Ichiyō (Traduzione di Andrea Fioretti)
Higuchi Ichiyō è stata una scrittrice giapponese, tra le più importanti del periodo Meiji e fondamentale per lo sviluppo della letteratura moderna in Giappone. Le sue storie, acclamate dalla critica, sono scritte in uno stile che ha raggiunto un livello di perfezione che nessun’altra scrittrice donna di quegli anni ha saputo raggiungere. In molte delle sue opere si concentra su donne le cui vite sono colme di dolore, rassegnate ad accettare questo come il loro destino, riuscendo a restituire un fedele ritratto delle donne del periodo Meiji. In questo volume, curato da Andrea Fioretti sono presentati due racconti, Schiena contro schiena (Takekurabe) e Acque torbide (Nigorie), per la prima volta tradotto in italiano. Entrambi i racconti sono legati da uno stesso tema: la fine dell’infanzia e dell’adolescenza e l’ingresso nell’età adulta, con i suoi ruoli predestinati, le sue rinunce, e i suoi segreti. Ringrazio Laura Imai Messina per la segnalazione di questa pubblicazione.
E voi, invece, come state trascorrendo questi residui di un’estate a questo punto direi mai nata? Quali sono le vostre letture d’estate?
Grazie mille per la citazione!
Sono molto incuriosita dai Due racconti: come lo stai trovando?
Un abbraccio e buone letture estive. 🙂
Anna Lisa
E di che, grazie a te per avermi fatto scoprire Tokyo Sanpo e gli altri volumi! 🙂
Due racconti l’ho appena iniziato, l’edizione mi sembra molto ben curata, interessante l’introduzione. TI dirò di più quando avrò finito di leggerlo.
Un abbraccio a te e a presto. 😀
Ottima scelta! Sono tutti nella mia wishlist, tranne Tokyo sanpo che non conoscevo (ma che credo potrei amare :D)
Io me ne sono innamorata, quindi te lo consiglio vivamente! 🙂
A presto! 😀
Avevo visto Tokyo Sanpo quando ero a Tokyo (nella libreria internazionale che c’è a Shinjuku) e me ne ero innamorata! Solo che era un po’ caro e voluminoso come souvenir. Dove l’hai trovato?
Ciao ciccola e bentornata! 🙂
Io l’ho preso su Amazon, la versione originale costa 24,26 €, mentre quella inglese un po’ meno, 16,16 €!