Will Ferguson nel suo Autostop con Buddha. Viaggio attraverso il Giappone ci racconta il suo lungo viaggio in autostop dal sud al nord del Giappone inseguendo il flusso di fioritura dei ciliegi, regalandoci in tono disincantato aneddoti e uno spaccato sull’umanità giapponese a tratti esilarante (a tratti invece un po’ irritante e supponente).
Io, non è un mistero, preferisco nettamente l’autunno giapponese, con i suoi colori caldi e luminosi, rispetto ai freddi colori primaverili, o almeno, così li percepisco, forse perché trovo più ricca e vibrante la varietà di sfumature del rosso rispetto al tenue e pallido rosa dei sakura.
E per me sarebbe un sogno realizzare il viaggio inverso rispetto a quello compiuto da Ferguson: da nord al sud, inseguendo le tracce rossastre lasciate dai momiji 「紅葉」in giro per il paese.
Si chiama momijigari 紅葉狩, letteralmente la caccia (kari) all’acero (momiji), la versione autunnale del più celebre hanami, che in questo caso riguarda la contemplazione dei colori autunnali, cioè kōyō (紅葉) che forse avrete notato si scrive esattamente come momiji, e indica la tinta rossa delle foglie in autunno.
Il periodo del kōyō inizia già da fine settembre, quando il colore delle foglie inizia pian piano a mutare nelle zone più a nord del paese, per poi estendersi fino a fine novembre-inizio dicembre, quando il fronte dei momiji raggiunge infine il sud del paese.
Quindi, i colori autunnali sono presenti nelle varie zone del Giappone per quasi tre mesi, il che rende anche più semplice progettare un viaggio in Giappone in questo periodo, dal momento che avremo maggiori possibilità di trovare gli aceri tinti di rosso, soprattutto se ci spostiamo tra diverse zone del paese. Sicuramente molto più semplice dell’azzeccare la piena fioritura dei ciliegi, estremamente variabile in base alle condizioni climatiche e molto più effimera, dal momento che dura solo un paio di settimane (e d’altra parte, il fascino dei fiori di ciliegio è proprio nella loro caducità).
Questa utilissima mappa ci dà l’idea dell’evoluzione dei colori autunnali in Giappone, permettendoci di avere un’idea di massima di quali città troveremo tinte di rosso nel periodo che ci interessa. C’è da considerare che Tokyo e Kyoto raggiungono il momento migliore intorno alla metà di novembre, mentre a Nikko, per esempio, l’apice si raggiunge già verso la metà di ottobre.
Ma quali sono gli alberi che possiamo ammirare in questo periodo?
Be’, ovviamente il re dei colori autunnali è l’acero rosso giapponese, che si può ammirare sia allo stato selvatico nelle foreste che coltivato, e per questo sono così diffusi in tutto il paese. Tendenzialmente il loro colore cambia prima in giallo, poi arancio, per poi mutare infine in uno spettacolare rosso acceso.
Ma l’altro protagonista assoluto dell’autunno giapponese è il ginkgo (ichō 銀杏), le cui foglie invece tendono a una tonalità di giallo oro intenso. Anche i ginkgo sono diffusissimi nelle città, in particolare a Tokyo, che l’ha scelto come sue albero simbolo.
A questo punto, non ci rimane che scoprire dove è possibile contemplare i colori autunnali in tutto il loro splendore. Come dicevo, molto dipende dal periodo in cui viaggiate, sicuramente se vi spostate da metà novembre in poi avrete maggiori possibilità di ammirare la bellezza degli aceri anche nelle città di Tokyo e Kyoto, in particolare ci sono alcuni luoghi che sono dei veri e propri must see in questo periodo, tra cui…
A Tokyo e dintorni:
- La Ginkgo Avenue a Tokyo (銀杏並木 Ichō Namiki), una via piena di bellissimi ginkgo;
- Il Koishikawa Korakuen, uno dei giardini più antichi di Tokyo, risalente all’epoca Edo;
- Il Monte Takao, a ovest di Tokyo;
- Nikko.
A Kyoto e dintorni:
- La bellissima zona di Arashiyama, a ovest di Kyoto.
- Il Kiyomizudera;
- La villa imperiale Shugakuin.
Nella zona di Osaka:
- Il parco di Minoo, valle boscosa alla periferia di Osaka, a nord della città.
Quest’anno sarà difficile poter ammirare i colori dell’autunno giapponese, quindi non ci rimane che immaginare, di poter passare le giornate a naso in su a scorgere il bellissimo foliage autunnale ammirando il gioco di luce e colori del komorebi 木漏れ日, e poi, soprattutto, ma quanta soddisfazione dà far scricchiolare le foglie secche sotto i piedi? (un gioco che mi porto dietro dall’infanzia, che volete farci mi diverto con poco io).
Mi accontento dei colori d’autunno a Roma, che anche senza momiji danno comunque soddisfazioni, e le foglie secche, be’ quelle le trovo ovunque, per fortuna! 🙂
Il rosso è il mio colore preferito, ecco perché sono così affascinata dai colori autunnali!
Mi hai convinta, se tornerò in Giappone dovrò farlo in questa stagione. Sarebbe bellissimo fare un viaggio così (ma non avrei mai la faccia tosta di spostarmi con l’autostop, sono troppo timida ^_^).
Sì, anche io sono un’amante del rosso (e dei colori autunnali!).
Ahhh, felice di averti convinta allora, e non preoccuparti, penso che neanche io riuscirei a fare l’autostop!! 😛