Alzo gli occhi all’insù e vedo il sole inseguito dalle nuvole. Il vento tiepido accarezza le guance e i capelli, l’aria è mite e fa venire voglia di sdraiarsi sull’erba, respirandone a fondo l’odore, e a godere del tepore del sole che scalda l’anima, prima del freddo che le nuvole all’orizzonte promettono arriverà a breve.
Il tempo quest’anno è stato piuttosto bizzarro, un’estate mai nata e un autunno tiepido e gentile, giornate ancora belle, da passare all’aria aperta. No, ancora non si sente il richiamo del plaid, dello stare accoccolati sul divano scaldandosi con una bella tazza fumante di tè, o cioccolata calda, almeno non da queste parti, non a Roma.
Ci sono stati un paio di giorni in cui sembrava quasi che l’inverno e il freddo stessero facendo capolino, ma a quanto pare hanno cambiato idea, per il momento, permettendoci di godere ancora per qualche tempo di queste belle giornate dal sapore primaverile. E ripensavo a come in Giappone c’è sempre una parola per tutto, e a quanto vorrei essere in grado di conoscerle e maneggiarle tutte con sapienza e cura, lasciandomi alle spalle quella sensazione sfuggevole di qualcosa che rimane sempre sulla punta della lingua.
In giapponese si dice koharu biyori 小春日和, le belle giornate della piccola primavera, per indicare quel periodo tra novembre e dicembre in cui, a dispetto del calendario, le giornate sono soleggiate, e le temperature sono quasi estive. Un breve intervallo che ci è concesso prima di immergerci completamente nel freddo e nel grigio che l’inverno porta con sé. Indian summer, la chiamano gli inglesi. Estate di san Martino, viene invece chiamata qui in Italia, santo che infatti viene festeggiato l’11 novembre, giornata che promette bel tempo, almeno secondo la leggenda.
Koharu 小春 è il nome che indica il decimo mese secondo l’antico calendario lunare, che oggi corrisponde all’undicesimo mese, cioè a novembre, appunto. Ed è proprio perché le temperature di questo periodo sono simili a quelle primaverili che viene chiamato piccola (ko) primavera (haru). Quasi una piccola parentesi di tepore che ci separa dal freddo che sarà, nell’attesa poi che arrivi la “vera” primavera.
E ovviamente, mentre scrivevo ha iniziato a piovere. D’altra parte se le giornate di sole possono un po’ imbrogliarci e mascherarsi da giornate quasi estive, quando cala la sera diventa indiscutibilmente autunno. Io comunque continuo a sperare che questa piccola primavera continui ancora un po’, e di riuscire a tenere con me questa bella sensazione di tepore per tutto l’inverno.
Cara Daniela,
Interessantissimo!
Qui al nord di “Koharu” neanche l’ombra! Piove e stra-piove O_o
Speriamo che San Martino ci illumini almeno la settimana prossima.
Ciao
Sid
Eh purtroppo anche qui a Roma c’è l’allerta meteo e possibile nubifragio, anche se per ora ha smesso di piovere. Il mio post ha avuto un ottimo tempismo! 😉
Speriamo bene per la settimana prossima! ^_^
Ho scoperto quest’anno che era un fenomeno presente in diverse parti del mondo…pensavo che fosse una prerogativa di questa fetta d’Europa Mediterranea…per poi scoprire che esiste anche nelle regioni dell’altro emisfero verso la fine di aprile…e meno male che ai tempi diedi 2 annualità di geografia 😀 … non si finisce mai d’imparare!
Vero? Anche a me ha stupito molto questo fatto, ma devo dire di non essere mai stata troppo forte in geografia! 😉