Metà del mese è volata, e io mi ritrovo con diecimila cose iniziate e quasi nessuna portata a termine. Ah, la costanza! Dalla finestra ancora aperta di questi scampoli di fine estate senti l’aria frizzantina di settembre che entra prepotentemente, ricordandoci che l’autunno è prossimo, e portando con sé quella voglia di fare, di nuovi inizi e di nuovi progetti, e quella euforia così “settembrina” che poi però si scontra sempre con la realtà, la routine, il tempo che letteralmente fugge.
Ultimamente ho pochissimo tempo da dedicare al sito, ho trecento bozze quasi pronte da pubblicare, e che sicuramente presto vedranno la luce, ma mi serve il tempo di riguardarle, correggerle, renderle pronte per il mondo là fuori. Mi rendo conto che con me il manuale del perfetto blogger va sempre a farsi benedire, e provo profonda ammirazione per i bravi blogger che invece aggiornano con costanza, sono onnipresenti su tutti i social, utilizzano il SEO alla perfezione e conoscono le regole del gioco e sanno applicarle. Bravi, davvero. Io invece sono l’incostanza fatta persona, parto in quarta, mi fermo e riparto, alterno momenti di euforia a momenti di noia e rifiuto di tutto. Anche col Giappone è così, abbiamo ormai da tempo un rapporto fatto di tira e molla, momenti esaltanti alternati a momenti di buio, odio e amore, vicinanza e lontanza. Giorni in cui mi alzo e mi chiedo perché sono da questa parte del mondo, e giorni in cui ringrazio il cielo ogni santa mattina di trovarmi in questa parte del mondo.
Comunque, al di là del blog e del Giappone per fortuna la vita va in ogni caso avanti, e mai come quest’anno sento questo senso di nuovo inizio che tipicamente accompagna il mese di settembre, per me poi è sempre un doppio inizio, visto che settembre è anche il mese del mio compleanno (e siamo a 32!). C’è la voglia di andare avanti, di fare progetti importanti, di viversi la vita per tutto quello che può darti, cercando di non pensare a quello che invece non può concederti.
E nel frattempo, nel presente, mi dedico alla realizzazione di gru di origami. Non sono mai stata particolarmente brava con le mani (eredità di mio padre, questa!), i lavoretti di precisione decisamente non hanno mai fatto per me, io guardo sempre il quadro di insieme, osservo a distanza, non mi soffermo mai sui dettagli. Ma la creazione di queste piccole gru di carta è diventato ormai una sorta di piccolo esercizio spirituale: studiare la carta, osservarne le pieghe e la forma, rispettarle al millimetro, e vedere sotto le tue mani un piccolo oggetto che prende forma, piano piano. Fermarsi a osservare i dettagli, prendersi il tempo che occorre, e ripartire ogni volta da zero, con pazienza e costanza, anche se la piega non è perfettamente allineata. Non credo tuttavia che riuscirò mai ad arrivare alle fatidiche mille gru, le 千羽鶴 [senbazuru] che promettono di esaudire un desiderio a chiunque riesca a realizzarle. Mille, come gli anni che si pensa che le gru possano vivere, rendendole in questo modo un animale di buon auspicio, come le tartarughe.
La pratica rende perfetti, si dice. Continuando a ripetere costantemente gli stessi gesti, le stesse azioni alla fine si assimilano, diventando parte di noi. L’esercizio costante trasforma quello che inizialmente è un’azione che richiede uno sforzo consapevole, in qualcosa di spontaneo. E la ripetizione è la chiave. Lo ricordo dai tempi (gloriosi) della ginnastica ritmica, in cui ogni singolo movimento di un esercizio andava ripetuto costantemente, questo era l’unico modo per impararlo e farlo diventare un movimento automatico. In giapponese si dice 習い性となる [narai sei to naru]: l’abitudine è una seconda natura, acquisire un’abitudine continuando a ripeterla, fino a farla diventare parte di sé.
Probabilmente dovrei tenere a mente questo esercizio anche per quello che riguarda il blog 🙂
Allora, per prima cosa: Happy Birthday <3
Costanza e ripetitività: la chiave della forza di volontà! Che detto da un bradipo… 😕
Mille gru? Ne ho una, forse due. Però c'è un negozietto cinese che le vende… 😛
Buon inizio autunno!
Bacio
Sid
Grazie mille Sid, e scusa se rispondo solo ora al tuo messaggio! Le gru saranno arrivate quasi a 200, la strada è ancora lunga però! 😉
Un abbraccio!
😀
Voglio nominarti ai Liebster Award perché condividiamo una passione: il Giappone https://diarioviaggiatricelowcost.wordpress.com/2015/09/21/liebster-award-2015/
Grazie ancora per il premio! 🙂 Appena riesco, risponderò alle tue domande, promesso! 🙂
In ritardissimo, buon compleanno.
Io pratico taijiquan, ma con una scuola giapponese che fa capo a Kenji Tokitsu (Jiseido). Mai come in questa pratica, 習い性となる! Comunque ti capisco perfettamente quando dici che alterni momenti di grande entusiasmo ad altri di semi-rigetto, specie verso il Giappone. Forse tutti noi proviamo un po’ lo stesso, nel profondo dei nostri cuori. E’ anche dai momenti come questi e dalla capacità di superarli che, forse, si misura la passione^^.
In bocca al lupo con le gru!
Grazie mille per il tuo messaggio, e hai ragione, è importante andare avanti e superare i momenti difficili! Crepi il lupo e a presto! 🙂
Come ti capisco! Anche io mille bozze da completare, mille idee da iniziare a buttare giù, e il tempo non c’è.
Per le gru non c’è fretta, una alla volta, senza contarle e senza nemmeno rendersene conto, un giorno arriverai alle fatidiche mille e chissà che un desiderio non si realizzi. Venire a capo di questo continuo tira e molla col Giappone magari? O forse è il mio desiderio quello, ma credo che ci capiamo bene a riguardo.
Spero che le novità, i progetti, le cose da attendere con impazienza procedano a gonfie vele e che il tuo compleanno sia stato davvero un nuovo inizio più che positivo – e auguri in gran ritardo!
Un abbraccio Dany, a presto!
Elena
Grazie mille Elena per il tuo messaggio, lo so io e te su questo punto riusciamo a capirci perfettamente, il segreto alla fine penso sia quello di continuare ad andare avanti, sperando di riuscire a realizzare i nostri desideri e progetti!
Grazie anche per gli auguri, e a presto! Un abbraccio forte!