Inverno in Giappone: visitare gli onsen, le terme giapponesi

L’inverno è ormai agli sgoccioli, ma c’è una cosa che va fatta assolutamente se si sta viaggiando in Giappone in questo periodo, vale a dire, andare in un onsen. Credo seriamente non ci sia nulla di meglio per ritemprare lo spirito e scaricare le tensioni fisiche e mentali, che immergersi in una vasca d’acqua bollente, soprattutto se tutto intorno a voi è coperto dalla neve.

Dunque, parliamo di onsen 「温泉」. Gli onsen, cioè le stazioni termali, sono tra le mete turistiche preferite dai giapponesi e ne esistono circa 3000 in tutto il territorio giapponese. L’alta attività sismica e vulcanica del paese ha, infatti, permesso la formazione di numerose fonti termali naturali riscaldate e ricche di minerali. In Giappone gli onsen nascono fondamentalmente come bagni pubblici (in giapponese, sento) e sono ad essi affini, sebbene la differenza sostanziale sia appunto nella presenza dell’acqua termale (i sento sono bagni pubblici con acqua calda, yu, senza alcuna proprietà termale). L’usanza del bagno pubblico nasce fondamentalmente da una necessità, in passato, infatti, la maggior parte case giapponesi non disponevano di bagni, quindi l’unico modo per lavarsi, e rilassarsi, era appunto quello di rivolgersi a un sento, o a un onsen.In passato, gli onsen erano misti, ma oggi sono quasi tutti separati per sesso, quindi all’ingresso si trova di solito una distinzione tra uomini 男, e donne 女. Prima di vedere alcuni degli onsen più belli e conosciuti in Giappone, ecco a voi una rapida guida di sopravvivenza!

Onsen: istruzioni per l’uso

etichetta

Ingresso. Negli onsen si entra completamente nudi, non si possono indossare costumi da bagno, che potrebbero sporcare l’acqua, mentre è ammesso portare con sé un piccolo asciugamano (quello più grande per asciugarvi, dovrete lasciarlo nelle apposite ceste fuori i bagni termali, dove potrete riporre anche i vostri abiti), che ovviamente non dovrete mai immergere nell’acqua (i giapponesi lo ripiegano sulla testa di solito). Prima di entrare in acqua, è fondamentale lavarsi e risciacquarsi accuratamente: vicino alle vasche trovate una zona dotata di docce, rubinetti, bacinelle e dei piccoli sgabelli, dove potrete mettervi comodamente seduti mentre vi lavate.

In acqua. Dopo esservi lavati, potete entrare in acqua. Quando si entra nelle vasche, è necessario muoversi lentamente per non schizzare le altre persone. Considerate inoltre che l’acqua è decisamente molto calda, oscilla di solito fra i 38 e 42 gradi, quindi non rimanete nell’acqua troppo a lungo se non siete abituati, e non immergetevi fino al collo per evitare che il cuore si affatichi.

Quando si esce. Nel momento in cui decidete di andare via, uscite dalla vasca lentamente. Secondo molti giapponesi, non è necessario risciacquarsi, in questo modo potete mantenere le proprietà benefiche dell’acqua termale sulla pelle. Prima di tornare nello spogliatoio, asciugatevi con il piccolo asciugamano per non bagnare il pavimento.

Tatuaggi. Di norma l’ingresso negli onsen è precluso a chi ha tatuaggi. Il divieto ha il preciso scopo di tenere lontano gli yakuza, questa regola in alcuni onsen viene rispettata alla lettera, ma c’è da dire anche che non ovunque è così ferrea, e in alcuni casi piccoli tatuaggi non troppo visibili sono tollerati. Il consiglio è quello di chiedere di volta in volta.

5 Onsen in Giappone

Ecco 5 delle mete termali giapponesi più affascinanti, che se potete vi consiglio assolutamente di visitare. Il momento più bello e suggestivo è sicuramente questo, in cui potrete immergervi in un’acqua bollente circondati dalla neve, ma ovviamente vale la pena venire in questi fantastici luoghi in qualunque momento dell’anno.

Hokkaido

Noboribetsu Onsen

Questa cittadina di 50.000 abitanti si trova sulla costa pacifica dell’isola di Hokkaido, è una delle stazioni termali più famose del Giappone. Qui si possono sperimentare 9 diversi tipi di fonti, tra cui una sorgente sulfurea (la più popolare), una sorgente ferruginosa o una sorgente ricca di allume. A pochi minuti a piedi dalla terme vi è la jigokudani, cioè la “valle dell’inferno”, patrimonio nazionale dell’Hokkaido: qui, tra l’odore di zolfo, la terra sprigiona acqua calda, vapore e gas vulcanici.

"Valle dell'Inferno" a Noboribetsu. Immagine tratta da wikipedia.
“Valle dell’Inferno” a Noboribetsu.
Immagine tratta da wikipedia.

 

Come arrivare:

1 ora e 15 minuti di treno dalla stazione Sapporo alla stazione Noboribetsu con la linea JR Chitose e Muroran (treni Hokuto o Suzuran) e 13 minuti di autobus dalla stazione Noboribetsu a Noboribetsu Onsen.

Tohoku

Ginzan Onsen

È un’isolata cittadina termale immersa nelle montagne della prefettura di Yamagata, conosciuta come una delle più belle città onsen del Giappone, con tanti ryokan storici allineati lungo il fiume.

Ginzan Onsen. Immagine tratta da zekkeijapan.com
Ginzan Onsen.
Immagine tratta da zekkeijapan.com

Come arrivare

3 ore e 20 minuvi di treno da Tokyo alla stazione di Oishida con la JR Yamagata Shinkansen. Da lì, sono circa 35 minuti di autobus in direzione Ginzan Onsen, ne parte uno ogni 60-90 minuti. In alternativa, una macchina a noleggio può essere conveniente per esplorare la zona.

Kanto

Kusatsu Onsen

È una delle località termali più rinomate del Giappone, grazie alla sua acqua termale che ha la reputazione di poter curare qualsiasi malattia, tranne il mal d’amore! Si trova a 1200 metri sul livello del mare, nelle montagne della Prefettura di Gunma, in inverno, oltre alle terme, trovate anche degli ottimi impianti sciistici. Le sue acque sulferee  hanno il tasso di acidità e la temperatura più alti del Giappone.

Kusatsu Onsen (Photo by: JTB/UIG via Getty Images)
Kusatsu Onsen
(Photo by: JTB/UIG via Getty Images)

Come arrivare

2 ore e 30 minuti di treno dalla stazione Ueno (Tokyo) fino alla stazione Naganohara Kusatsuguchi (treno Rapido Kusatsu), poi 30 minuti di autobus dalla stazione Naganohara-Kusatsuguchi a Kusatsu Onsen con gli autobus della compagnia JR bus.

Chubu

Jikokudani Monkey Park

Benvenuti nella prefettura di Nagano, in questo parco non ci sono onsen per esseri umani, ma potrete assistere allo spettacolo unico delle scimmie della neve che durante l’inverno fanno i bagni caldi nelle sorgenti termali. Se desiderate anche voi imitare le scimmie e godervi un bagno caldo rigenerante, potete rivolgervi alle vicine Yudanaka Onsen.

Snow Monkey Park. Immagine tratta da Jnto
Jigokudani Monkey Park.
Immagine tratta da Jnto

Come arrivare

– Dalla stazione di Nagano, 40 minuti con l’autobus della compagnia NagaDenBus direzione Shiga Kogen, scendere alla fermata Kanbayashi Onsen, a circa 2 km dal parco.

– Dalla stazione di Yudanaka, 10 minuti con l’autobus fino alla fermata Kanbayashi Onsen.

Kansai

Kinosaki Onsen

Situata nella Prefettura di Hyogo, nel sud-ovest del Giappone, Kinosaki è una splendida città termale posta tra le montagne e il mare. La città è attraversata dal Fiume Otani, punteggiato da ponti in pietra, e sulle cui sponde trovate gli stabilimenti termali. Secondo la leggenda, Kinosaki fu fondata nell’VIII secolo da un santo buddhista che qui scoprì delle sorgenti calde dalle proprietà benefiche.

Kinosaki onsen. Immagine tratta da Jnto
Kinosaki onsen.
Immagine tratta da Jnto

Come arrivare

2 ore e 30 minuti di treno dalla stazione Kyoto alla stazione Kinosaki con la linea JR San-in (Kinosaki), 3 ore di treno dalla stazione Osaka alla stazione Kinosaki con la linea JR Fukuchiyama (Kitakinki).

Spero di avervi dato nuovi spunti interessanti per il vostro viaggio in Giappone, ovviamente in qualunque periodo dell’anno si può godere di un bel bagno caldo nelle acque termali giapponesi, ma è innegabile che farlo col freddo, circondati da montagne e neve, è un’esperienza unica.

Daniela

Yamatologa per caso, traduttrice per passione, sognatrice di professione. Un vita in bilico tra Roma e il Giappone, e una passione per la fotografia, la cucina, i libri e i gatti.

1 Comment
  1. Ciao Zara, scusami se non ti ho più fatto sapere nulla, non mi ero dimenticata, ma ho avuto dei mesi piuttosto impegnati. Per la prossima settimana ti scrivo 🙂

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