10 giorni in Giappone: consigli e info utili

Prima di riprendere la descrizione delle nostre giornate giapponesi, scrivo questo post con tutte le informazioni utili per un viaggio di 10 giorni in Giappone. Ok, forse avrei dovuto iniziare con questo prima di cominciare il diario di viaggio, ma l’esigenza di scrivere di Tokyo era troppo forte per non assecondarla, e se ricordate bene ho messo le mani avanti sin da subito, preannunciandovi che difficilmente seguirò un ordine prestabilito nel parlare del mio viaggio tra Kantō e Chūbu.

Quindi, prima di proseguire con le nostre mirabolanti avventure nella terra del Sol levante, cercherò di riassumere il più brevemente possibile tutte le informazioni utili relative al nostro viaggio di 10 giorni in Giappone.

10 giorni in Giappone – Informazioni generali

Periodo di viaggio: dal 19 al 29 agosto;

Tappe: Tokyo – Takaragawa Onsen – Kanazawa – Shirakawago – Kisoji – Tokyo [fuori programma a Kyoto];

Tempi di organizzazione: circa un paio di mesi, biglietti aerei acquistati a maggio; hotel prenotati tra marzo e giugno; Japan Rail Pass acquistato a luglio.

Bagagli [per 2 persone]: 1 zaino da trekking (credo 30-40 L), 1 zaino di medie dimensioni [sì, siamo riusciti a viaggiare leggeri, e alcune cose erano addirittura superflue!], entrambi portati come bagagli a mano;

Prezzo totale del viaggio: circa 1.500 € a persona tutto incluso.

Itinerario di viaggio giorno per giorno

Giorno 1: Arrivo a Tokyo in mattinata. Giro al mercato del pesce Tsukiji, pranzo in zona. Pomeriggio a Roppongi. Sera a Shibuya [Ve ne ho parlato qui: È facile essere felici a Tokyo]

10 giorni in Giappone

Giorno 2: Tokyo: mattinata a Yoyogi Koen Harajuku. Pomeriggio Meguro e Naka-Meguro. Sera a Shinjuku.

Giorno 3: [avevamo in programma una visita a Kawagoe, ma a causa del tifone siamo rimasti a Tokyo]. EbisuKichijōji, dove siamo stati in un delizioso cat café (ne parlo qui: 2 giorni a Tokyo). Asakusa e Akihabara in pomeriggio/serata.

Giorno 4: partenza in mattinata dalla stazione di Tokyo per andare a Takaragawa Onsen. Shinkansen fino a Minakami (1 ora) e dalla stazione circa 40 minuti di navetta messa a disposizione dall’hotel. Giornata alle terme.

takaragawa-onsen

Giorno 5: partenza in mattinata per Kanazawa (navetta fino alla stazione, e poi due treni). Arrivo all’ora di pranzo. Visita al Kenrokuen e passeggiata fino al Castello di Kanazawa. Visita a Higashi Chaya e Nagamachi. Serata a Katamachi.

Giorno 6: Kanazawa, visita guidata al Myoryuji e giro a Nagamachi, con visita alla residenza del samurai Nomura. All’ora di pranzo partenza per Shirakawa-go, con arrivo nel primo pomeriggio. Visita al villaggio e al museo a cielo aperto.

shirakawago1

Giorno 7: in mattinata partenza da Shirakawa-go verso la valle del Kiso. Si tratta dello spostamento più lungo e faticoso, tra le montagne, arriviamo con due autobus e due treni in circa 6 ore. Arrivo a Magome nel pomeriggio, visita del paese e pernottamento in ryokan.

Giorno 8: mattinata dedicata al trekking lungo al Nakasendo tra Magome e Tsumago: percorso di 8 km, che abbiamo fatto in circa 2 ore e mezzo. Passando per Nagoya, abbiamo fatto una scappata a Kyoto, dove abbiamo trascorso il pomeriggio a Higashiyama e Gion. In serata ritorno a Tokyo in Shinkansen.

Giorno 9: Tokyo, in mattinata giro a UenoYanaka Ginza, dove ci siamo imbattuti in un matsuri, e passeggiata a Asakusa. Nel pomeriggio siamo andati al Koenji Awa Odori, dove abbiamo assistito alla spettacolare di sfilata di ballerini e ballerine. Serata a Odaiba.

koenji

Giorno 10: salutiamo Tokyo con un ultimo giro a Ueno. Partenza per l’Italia.

Dove abbiamo dormito: alloggi in Giappone

La qualità degli alloggi in Giappone è sempre buona anche negli hotel più essenziali: la scelta è ampia e trovare alloggi abbastanza economici non è impossibile. Sia a Tokyo che a Kanazawa abbiamo deciso di alloggiare nei classici business hotel, spartani, camere piccole ma dotate di tutto il necessario e puliti; Takaragawa Onsen è una tradizionale struttura termale (gigantesca) in cui il servizio è quello da ryokan: camere in stile giapponese e cucina kaiseki a cena; a Shirakawa-go abbiamo dormito in un gassho-zukuri convertito a minshuku, pensione a conduzione familiare; a Magome abbiamo soggiornato in un ryokan. In tutte e tre le strutture tradizionali il trattamento è stato di mezza pensione (cena e colazione), nei business hotel invece solo pernottamento.

TOKYO:

AI Hotel Nihonbashi: in zona Nihonbashi, Ningyocho, classico business hotel senza particolari caratteristiche, ma a un ottimo prezzo, e con la stanza leggermente più grande della media di Tokyo. Collegato molto bene, tra due fermate di metropolitana (linea Hibiya, Tokyo Metro, e linea Asakusa, Toei), in una zona molto tranquilla, ma dotata di tutti i servizi di prima necessità (conbini, supermercati, farmacie, ristoranti). Prezzo a notte: 25 € a persona. [camera doppia standard, letto alla francese]

Ueno First City Hotel: in zona Ueno, a pochissimi minuti dalla stazione JR Okachimachi. Stanza piuttosto piccola e hotel un po’ vecchiotto, ma comunque ben tenuto e in una posizione molto comoda, con possibilità di fare colazione. La zona a me piace molto, tranquilla ma più animata di Nihonbashi, a pochi metri dal mercato Ameya-Yokochō. Prezzo a notte: 28 € a persona. [camera doppia standard, letto alla francese]

Entrambi prenotati su Hotels.com

TAKARAGAWA ONSEN:

Si tratta di una tradizionale stazione termale composta da 3 edifici: l’edificio principale, che risale al 1955; l’edificio est (1966) e la dépendance, la parte più antica risalente al 1936, dove abbiamo dormito noi, completamente in legno. Le stanze affacciano tutte sul fiume, il cui scrosciare vi accompagnerà per tutto il soggiorno. La struttura è un po’ datata e si percepisce, ma ha un fascino unico, in un luogo così isolato, in mezzo alla natura, tra monti e fiume. Ve ne parlerò in maniera più diffusa in un post dedicato, vi basti sapere che si tratta di onsen tradizionali con 4 rotemburo (vasche all’aperto, adiacenti al fiume), di cui 3 miste, e una per sole donne. Prezzo a notte: 100 € a persona [camera giapponese per due persone, cena e colazione incluse]

Immagine tratta da Booking
Immagine tratta da Booking

Prenotato su Hotels.com

KANAZAWA:

APA HOTEL KANAZAWA-CHUO: hotel estremamente centrale in zona Katamachi. La catena APA è molto diffusa in tutto il paese e probabilmente è una delle migliori (o per lo meno, quella in cui mi sono trovata meglio in generale). Questo hotel in particolare è molto pulito e ben tenuto, stanza microscopica ma come sempre dotata di tutti comfort possibili. Si raggiunge facilmente dalla stazione di Kanazawa con il Loop Bus, fermata LL4. Prezzo medio a notte: 28 € a persona. [camera doppia standard, letto alla francese]

Prenotato su Hotels.com

SHIRAKAWA-GO

MINSHUKU KANJA: uno dei luoghi più belli dove abbia mai dormito sicuramente. Si tratta di uno dei tradizionali gassho-zukuri convertito a pensione: la famiglia che lo gestisce è di una disponibilità e gentilezza uniche, il momento più bello è stato sicuramente la cena condivisa tutti insieme, un momento in cui ci si sente veramente come in famiglia. Questa minshuku ha 6 stanze e si trova nel punto più alto del villaggio. Prezzo a notte: 90 € a persona [camera giapponese, cena e colazione incluse]

Prenotato tramite Japanese Guest Houses.

MAGOME (VALLE DI KISO)

RYOKAN TAJIMAYA: un bellissimo ryokan nel cuore del paese, antica stazione di posta lungo la Nakasendo, rotta commerciale che metteva in comunicazione Tokyo e Kyoto passando attraverso le montagne dell’Honshu (a differenza della più nota Tokaido, strada costiera lungo l’Oceano Pacifico). Camera ampia e futon tra i più comodi sui quali ho dormito, il ryokan dispone di due sento, una per uomini e una per donne, ed è abbastanza grande, disposto su due livelli. Dopo cena, il proprietario insegna una danza e una canzone tradizionale del Kiso. Prezzo a notte: 65 € a persona [camera doppia giapponese, cena e colazione incluse].

Prenotato su Agoda.

TRASPORTI

Come di consueto, la voce trasporti è sicuramente quella più onerosa durante un viaggio in Giappone: l’efficiente e capillare sistema dei trasporti in Giappone ha un costo sicuramente alto (che vale comunque ogni singolo centesimo speso), e che vi permetterà di raggiungere rapidamente qualunque luogo. A Tokyo ci siamo spostati principalmente in metro e con i treni JR:

Abbonamento metropolitana di Tokyo (include sia Metro Tokyo che Toei) di 2 giorni [circa 10 € a persona]

Japan Rail Pass di 7 giorni attivato il 22 agosto [230 € a persona]

jr pass

Collegamenti aeroportuali:

Siamo arrivati a Haneda, quindi abbiamo preso la Tokyo Monorail [inclusa nel JRPass, ma avendolo noi attivato dopo abbiamo pagato i 490 Yen del biglietto, circa 4 €].

Al ritorno siamo ripartiti da Narita, dove siamo arrivati con l’eccezionale Keisei Skyliner che collega Ueno con il terminal 1 di Narita in soli 40 minuti [circa 17 €, biglietto acquistato online scontato]. In alternativa c’è il Narita Express, incluso nel JRP.

Per il resto del soggiorno abbiamo cercato di sfruttare al massimo il JRP utilizzando soprattutto mezzi JR (inclusi gli autobus JR a Kanazawa). Al di fuori abbiamo pagato soltanto il collegamento per Shirakawa-go, che deve essere prenotato in anticipo (noi l’abbiamo fatto tramite Japanese Guest Houses, ma si può fare anche direttamente presso la stazione di Kanazawa, uscita Est: la biglietteria è proprio di fronte al terminal degli autobus.

Nohi Autobus [Toyama Line]: Kanazawa >> Shirakawago >> Kanazawa A/R [circa 28 € a persona]

SOLDI E CARTE DI CREDITO

Per per quanto riguarda il cambio in generale, purtroppo durante il nostro viaggio non è stato particolarmente favorevole, attestandosi circa su 1 € = 113 Yen. In generale ho anche notato un aumento complessivo dei prezzi, sia per quanto riguarda i trasporti che l’ingresso nei templi e musei, per il mangiare si riesce sempre a spendere cifre tutto sommato basse, ma anche qui mi sembrano comunque un po’ aumentati i prezzi rispetto al passato.

Per quanto riguarda la voce contanti e bancomat/carte di credito, ci tengo a darvi qualche notizia un po’ più aggiornata, dal momento che su Internet le informazioni sono piuttosto contraddittorie e datate. Dunque, nel 2013 c’era stato il famoso problema con il circuito Cirrus/Maestro/Mastercard che risultava bloccato in Giappone e non consentiva il prelievo negli ATM dei 7-Eleven, ma solo in quelli postali (anche se alcune persone hanno avuto problemi anche con gli ATM delle poste). In tanti quindi suggerivano, e continuano a farlo, di partire direttamente con il contante di cui avrete bisogno in Giappone, cambiandolo in Italia (cosa che sconsiglio assolutamente) o in Giappone (soluzione migliore).

Immagine tratta da piece-of-japan.com
Immagine tratta da piece-of-japan.com

Dunque noi siamo partiti portando con noi un po’ di yen cambiati presso la nostra banca in Italia a un tasso di cambio assurdo e pagandoci anche la commissione (di 10 €). Oltre agli yen, abbiamo portato con noi anche euro in contanti, più bancomat/carta di credito Mastercard e carta ricaricabile Mastercard (e una carta Visa). Dunque, con la ricaricabile Mastercard ho potuto prelevare senza problemi sia negli ATM dei 7-Eleven che in quelli postali, con il cambio del giorno stesso e pagando una commissione del circa 1,5%, e ho potuto pagare tranquillamente in alcuni negozi. Abbiamo anche cambiato gli euro in Giappone presso uno dei classici Forexchange a un cambio un filo più vantaggioso di quello effettuato in Italia.

Il mio consiglio? I contanti servono sempre, dal momento che non ovunque è possibile pagare con carte di credito internazionali, noi con Mastercard non abbiamo avuto alcun problema a prelevare, e senza pagare commissioni tremende, quindi il prelievo rimane probabilmente la soluzione ideale per cambiare i soldi in maniera più vantaggiosa. In ogni caso non si può fare affidamento su una sola carta (che, facendo tutti gli scongiuri del caso, potrebbe comunque smagnetizzarsi, andare smarrita ecc.), quindi ovviamente meglio avere più carte con sé, e comunque è bene sempre avere anche degli euro da cambiare in Giappone (meglio farlo in città che in aeroporto).

TELEFONIA

bmobileIn Giappone è possibile utilizzare tranquillamente i nostri smartphone e anche le SIM italiane, ricordate però di disattivare il roaming dati o spenderete un capitale. Per ovviare al problema connessione, oltre a sfruttare il Wi-Fi di hotel, Starbucks e stazioni, stavolta ho deciso di acquistare la SIM dati B-Mobile. Devo dire che ci siamo trovati molto bene, si tratta di una normalissima SIM acquistabile online (potete scegliere se micro o nano sim, compatibile con la maggior parte degli smartphone, noi avevamo un Galaxy S3 e ha funzionato benissimo), potete poi ritirarla in aeroporto o farvela recapitare direttamente in hotel. La inserite nel cellulare, seguite la procedura indicata sul foglietto et voilà, siete connessi. La connessione viaggia veloce funziona ovunque, inoltre è possibile far funzionare il telefono come router facendolo comunque continuare a navigare (ovviamente consumerete più dati, quindi occhio!), devo dire che per le nostre esigenze si è rivelata un’ottima soluzione, ne è bastata una in 2 e ci ha permesso di muoverci senza problemi. Si può anche utilizzare per comunicare tramite Whatsapp o Line.

Il post è venuto lunghissimo, ma spero di avervi dato tutte le informazioni utili. Ovviamente se avete domande o curiosità non esitate a scrivermi nei commenti! Alla prossima 🙂

Daniela

Yamatologa per caso, traduttrice per passione, sognatrice di professione. Un vita in bilico tra Roma e il Giappone, e una passione per la fotografia, la cucina, i libri e i gatti.

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