Anche ottobre è iniziato, con la sua promessa di giornate tiepide, le foglie che assumono colori caldi e con i nuovi profumi che la stagione porta con sé: profumo di casa, di tè caldo e cioccolata, delle prime zuppe per scaldarci nelle serate più fredde. Settembre è scivolato via in un attimo, abbiamo salutato l’estate e ora siamo pronti a immergerci nel cuore dell’autunno.
Cosa mi aspetto da questa nuova stagione? Ancora non lo so con esattezza, sto cercando di modificare quelle cose della mia vita che non mi piacciono, uscire dalla cosiddetta comfort zone e iniziare a muovere i primi passi verso un qualcosa di nuovo. Non è facile, ma ci si prova e si avanti, e ovviamente ogni nuovo progetto non può che essere legato a questa pagina che negli anni mi ha regalato davvero tanto, grazie al vostro supporto, molto più di quanto mi aspettassi quando quel lontano giorno di luglio decisi di aprire il blog.
Ma riflessioni sul futuro a parte, torniamo a settembre. Un mese non semplice, in cui tutto riprende a scorrere regolarmente, in cui si cerca di indugiare ancora nel mood estivo nonostante ogni evidenza dimostri che no, proprio non si può. A settembre ho faticato non poco a riprendermi dal ritorno alla solita routine e a separarmi dal mio amato Giappone, e ancora ci stiamo lavorando. Quindi cosa c’è di meglio per sentirsi ancora in Giappone che dedicarsi alle mie #3cosegiapponesi del mese di settembre?
TRAVEL
Instagram mi riporta sempre in Giappone con la mente e con il cuore, a settembre ne ho approfittato per pubblicare altre foto dell’ultimo fantastico viaggio di cui a breve riprenderò a parlarvi, e come immagine simbolo ho scelto questo scatto fatto a Kanazawa. La sera inizia a calare, siamo a Higashi Chaya, il quartiere delle geisha, un’area perfettamente conservata, che rimanda a un’epoca passata del Giappone, fatta di porte scorrevoli, odore di tatami e scalpiccio dei geta. Kanazawa non è riuscita a conquistarmi come avrei voluto e immaginato, ma alcuni scorci mi sono entrati dritti nel cuore, per ritrovare un po’ dell’anima del Giappone perduta.
BOOKS
Nuovo mese, nuovo #LibroGiappone: sono molto felice di questa iniziativa a cui sto collaborando e di cui vi ho parlato diffusamente (qui e qui), un modo per scoprire nuove letture e tematiche, sempre Japan-oriented, o anche per riscoprire aspetti del Giappone che avevo accantonato. In questa avventura mi accompagnano Michela, Anna Lisa, Stefania e Nicoletta, un vero dream team! 😀
Il libro del mese è stato Morte di un maestro del tè, di Inoue Yasushi, un libro non di facile comprensione, forse, o comunque non immediato. È un libro meditativo, quasi spirituale, che ci immerge nel mondo del tè e nella sua cultura, così importante e sentita in Giappone. Al libro ho dedicato questo breve approfondimento storico sul Chado, la Via del Tè: tra le arti legate alla diffusione dello zen in Giappone, ho sempre trovato il Cha no Yu particolarmente affascinante, un mondo fatto di disciplina e meditazione, in cui l’intera esistenza è dominata dal tè.
Essi scoprirono ciò che per il vero chajin è importante più di ogni altra cosa: preparare il tè in tutta calma e serenità, senza lasciare che altri pensieri intralcino la mente.
FOOD
A settembre c’è stato il mio compleanno. E lo riconosco, sono una a cui i compleanni piace proprio festeggiarli. Chissenefrega degli anni che passano, il tempo tanto non puoi fermarlo, non può che scorrere inesorabilmente in avanti, tanto vale sfruttarlo al massimo per stare con chi si vuole bene, e quale modo migliore che fare una cenetta Japan style? 😀
Il menù della serata prevedeva quasi tutte pietanze che potevano essere preparate con un certo anticipo e consumate in piedi:
Onigiri (qui trovate la ricetta per preparare il riso in bianco, e qui come fare gli onigiri)
Uramaki, nelle varianti avocado e salmone e avocado e surimi
Chirashi con salmone
Yakisoba (qui la ricetta) per i quali ho utilizzato i noodle per yakisoba, che sono precotti, quindi basta saltarli direttamente in padella col condimento. Ma un’ottima alternativa è con gli spaghetti o le linguine (scolateli al dente e poi saltateli in padella).
Okonomiyaki (qui la ricetta), un piatto di sicuro effetto, è stata un successone, trattandosi di una pietanza ancora poco conosciuta in Italia.
Come dolce ho preparato una cheesecake a base di nutella e pan di stelle (sono circondata da golosi), ma un’altra idea sfiziosa è quella di preparare un delizioso tiramisù al matcha (di cui presto vi proporrò la mia ricetta) servito in bicchierini monoporzione.
Anche per oggi è tutto, se anche voi avete delle #cosegiapponesi che volete condividere, scatenatevi pure nei commenti, vi aspetto! Alla prossima 🙂
*L’immagine di copertina è tratta da best-wallpaper.net