Quali sono le novità giapponesi in libreria? Il mercato editoriale per quanto riguarda la narrativa (o in generale la letteratura) giapponese è cambiato tantissimo negli ultimi anni.
Ho il ricordo della me studentessa di giapponese alle prime armi, quando cercare opere di narrativa giapponese voleva dire principalmente “scontrarsi” con le sole opere tradotte di Kawabata, Mishima o Tanizaki, oppure per scavare nel contemporaneo, di Murakami Haruki (qualcosa anche di Ryū, una lettura molto più indigesta) e Banana Yoshimoto.
Tantissimi negli anni universitari sono stati i libri letti da traduzioni improbabili passate per l’inglese o il francese, quando non direttamente nelle altre lingue europee e, quando raggiungevo finalmente un livello abbastanza avanzato di giapponese, anche direttamente in lingua originale.
Oggi le cose sono nettamente cambiate, e nel mondo dell’editoria è diventato davvero facile imbattersi in opere giapponesi, fortunatamente per la maggior parte dei casi magistralmente tradotte dalla lingua originale.
C’è da dire anche che l’aumento delle opere importate non ha necessariamente comportato un aumento della qualità delle letture. Ho potuto leggere moltissime storie giapponesi in questi anni, ma non tutte direi allo stesso livello.
In ogni caso, oggi vediamo le nuove uscite editoriali, e quello che ci riserva questo autunno per quanto riguarda i libri giapponesi, con una veloce deviazione sui manga in uscita.
Pronti a scoprire che autunno ci attende? Preparatevi ad alcune chicche molto interessanti.
Nuove uscite giapponesi
Seni e uova, di Mieko Kawakami
Traduzione Gianluca Coci, Edizioni E/O
Mieko Kawakami è oggi una delle scrittrici più importanti e più vendute del Giappone.
Seni e uova racconta i viaggi intimi di tre donne mentre affrontano costumi oppressivi, incertezze sulla strada da intraprendere per trovare il benessere e la possibilità di scegliere il proprio futuro liberamente.
Makiko va a Tōkyō alla ricerca di una clinica in cui possa mettere delle protesi al seno a prezzi accessibili. È accompagnata da sua figlia Midoriko, che non le parla da sei mesi, incapace di accettare i cambiamenti del suo corpo di adolescente e sconvolta dal desiderio della madre di modificare il proprio seno volontariamente. Dieci anni dopo, Natsu, sorella minore di Mikiko e scrittrice affermata, ritorna nella sua Ōsaka. È ossessionata dall’idea di invecchiare da sola e inizia il percorso per diventare madre, in una clinica specializzata, e si scontra con i pregiudizi della società giapponese e i problemi legali e fisici legati alla fecondazione assistita.
Rassegna stampa per approfondire:
“Breasts and Eggs” Grapples with the Weird Mess of Women’s Bodies
Tokyo tutto l’anno. Viaggio sentimentale nella grande metropoli, di Laura Imai Messina
Einaudi, in uscita l’8 settembre
«Tokyo sembra sempre in costruzione. Da bruco a farfalla, da farfalla a rondine, da rondine a sasso, da sasso a palazzo, da palazzo a bosco, da bosco a… È in uno stato di infanzia perenne, come una bambina che a guardarla non pare diversa, ma poi confrontandola con le fotografie – l’album aperto una domenica sulle ginocchia – emerge strabiliante nella differenza». Laura Imai Messina, che ci vive da quindici anni e vi ha ambientato i suoi romanzi, ci accompagna in una Tokyo familiare e sconosciuta al viaggiatore occidentale, quotidiana, fatta di stradine nascoste, riti domestici, abitudini secolari e tradizioni modernissime. “Tokyo tutto l’anno”, arricchito dalle illustrazioni di Igort, è un viaggio sentimentale, autobiografia in forma di città, enciclopedica lettera d’amore a una metropoli e ai suoi abitanti, indimenticabile romanzo di luoghi, personaggi, cibi, leggende, sogni.
Per me Laura è una garanzia su tutto quello che riguarda il Giappone, ho amato moltissimo tutti i suoi romanzi, e non vedo l’ora di immergermi in questa lettura alla scoperta della mia amata Tokyo.
Gli ultimi bambini di Tokyo, di Yoko Tawada
A cura di Caterina Mazza, Atmosphere Libri, in uscita a novembre
Tawada Yōko è una delle autrici contemporanee più apprezzate a livello internazionale. Nata a Tokyo nel 1960, ha ricevuto i più importanti riconoscimenti della critica in Giappone, ma anche in Germania, sua patria d’elezione dove vive dagli anni Ottanta.
Da ormai trent’anni Tawada declina la propria ispirazione in una vastissima produzione bilingue, giapponese e tedesca: è difatti autrice di un corpus considerevole di testi che spaziano dalla poesia agli scritti per il teatro, ma soprattutto fiction nelle forme del racconto breve, romanzo e prosa poetica. Gli ultimi bambini di Tokyo è il primo romanzo di Tawada tradotto dal giapponese a comparire in italiano; la traduzione inglese le è valso nel 2018 il prestigioso National Book Award negli Stati Uniti.
In questo romanzo, science fiction pubblicata in Giappone nel 2014, ci troviamo davanti a un Giappone devastato da un disastro nucleare, in cui i bambini sembrano non riuscire a crescere più in maniera sana, ma sono soggetti a frequenti malattie, e molti muoiono molto giovani.
La danza del nano e altri racconti, di Edogawa Ranpo
A cura di Alessandro Tardito, Atmosphere Libri, in uscita il 5 novembre
Ne “La danza del nano”, una compagnia circense annoiata si accanisce su un povero nano dall’animo gentile. Ma sarà davvero così indifeso? Una Tokyo in fiamme (nel racconto “Il rifugio antiaereo”) è il palcoscenico su cui si intrecciano le atrocità della guerra e passioni irrefrenabili, in un’interpretazione dal retrogusto grottesco della classica contrapposizione tra eros e thanatos. Ne “Il morto inquieto”, un uomo d’affari si ritrova per l’ennesima volta perseguitato dalla sua nemesi di sempre. Sembrerebbe un giorno come tutti gli altri, se non fosse che il rivale del protagonista… è morto!
In ultimo, due brevi saggi concludono l’antologia: in “Dickens il pioniere”, si ironizza su come Dickens abbia “rubato” un’idea a Edgar Allan Poe in una sua opera; mentre in “Idee eccentriche”, su come una serie di espedienti letterari atipici siano stati usati da diversi scrittori di storie del mistero. In Giappone, Edogawa Ranpo (1894-1965) è un maestro del racconto del brivido. Questo volume raccoglie alcune tra le sue pagine più memorabili, integrate con saggi e considerazioni dell’autore su un genere che Ranpo stesso ha contribuito a creare.
Hideyoshi e Ryukyū, di Nogami Yaeko
Traduzione di Benedetta Torrani, O barra O Edizioni, in uscita il 12 novembre
Una delle pagine più note, ma non per questo meno oscure, della storia del Giappone del periodo Sengoku (1467-1603) viene raccontata da Nogami Yaeko in questo libro, considerato il suo capolavoro.
Il romanzo esplora il complesso rapporto tra il potentissimo signore della guerra Toyotomi Hideyoshi, uno dei tre grandi riunificatori del Giappone feudale, e il suo rispettato maestro del tè, nonché consigliere politico, Sen no Rikyū, il monaco zen che ha perfezionato il cha no yu, la cerimonia del tè.
Tra intrighi di corte, giochi politici, campagne belliche e raffinati rituali viene messo in scena il tragico scontro tra due personalità che incarnano ideali incompatibili; da una parte il culto dell’autorità, le sfrenate mire espansionistiche e il gusto per lo sfarzo, dall’altra la ricerca estetico/spirituale dell’essenzialità e della sobrietà condotta fino alle estreme conseguenze.
Manga
Miss Hokusai, volume 2, di Hinako Sugiura
Traduzione di Enrico Colasurdo, Dynit Showcase
Secondo e conclusivo volume dedicato a O-ei, una delle quattro figlie del pittore Tetsuzo, il celeberrimo Hokusai: talentuosa e caparbia come il padre, spesso dipinge al posto suo per stare al passo con gli ordini, ma senza mai firmare i suoi lavori. Un ritratto unico e straordinario, una cronaca della vita nel periodo Edo all’apice del successo delle stampe ukiyo-e.
Un grande classico della storia del manga a opera di Hinako Sugiura, mangaka, saggista e profonda studiosa degli usi e dei costumi del periodo Edo. Dal manga è stato tratto l’omonimo film d’animazione di Keiichi Hara, che ha vinto numerosi premi prestigiosi.
Avrei voluto dirti grazie di Yukari Takinami,
Traduzione di Asuka Ozumi, Dynit Showcase.
Dalla diagnosi del tumore al pancreas, passando per cure ed ospedali, la vendita della casa, la
scelta della tomba, l’ultimo viaggio in famiglia… per arrivare infine alla terapia del dolore.
Quando si accompagna una madre verso la morte, non tutto è come ci aspetta. Il racconto
autobiografico di una madre e di una figlia e del loro rapporto non proprio idilliaco, nell’ora dell’ultimo addio.
La taverna di mezzanotte. Tokyo Stories, volume 2, di Yaro Abe
Traduzione di Prisco Oliva, Bao Publishing, in uscita a ottobre
Secondo volume del manga che è stato un grandissimo successo di pubblico in Giappone (dove è arrivato a più di venti volumi, ed è ancora in corso di pubblicazione), e dal quale è stata tratta la famosa serie originale Netflix Midnight Diner – Tokyo Stories.
C’è un piccolo ristorante, in un vicoletto di Shinjuku, a Tokyo. Apre a mezzanotte e chiude alle sette del mattino. Sul menù c’è un solo piatto, ma i clienti sanno che lo chef preparerà loro qualunque cosa chiedano, se ha gli ingredienti giusti.
Nella taverna si intrecciano le storie delle persone che vivono la notte della metropoli, dai cabarettisti alle cameriere dei club, a personaggi improbabili che portano nuove storie da raccontare. Le brevi storie che racconta hanno personaggi a volte estemporanei, a volte ricorrenti, un po’ come la clientela di un vero ristorante, fatta di clienti abituali e occasionali. L’umanità che traspare dalle storie, per ciascuna delle quali la scusa è una ricetta, è di una delicatezza inusitata e preziosa.