Quest’anno avrei voluto dedicare molti dei miei articoli al viaggiare in Giappone, raccontando i luoghi visti e le esperienze vissute durante il mio ultimo viaggio a Tokyo.
Ho lasciato il Giappone il 6 gennaio 2020, non sapevo ancora quanto le cose sarebbero cambiate di lì a pochissimo per tutti i noi. Sembra davvero un altro mondo quello che ci siamo lasciati alle spalle, e ancora oggi, che stiamo tornando a misure sempre più restrittive e vediamo i nostri orizzonti restringersi sempre di più, è davvero difficile (e forse anche inopportuno) parlare di viaggi.
Finora non mi ero sentita molto di parlare di questo ultimo viaggio, da un lato perché mi sono sentita un po’ bloccata, dall’altro perché mi provocava più tristezza che benessere. Trovate giusto i due post scritti prima che la pandemia entrasse a far parte delle nostre vite (Capodanno a Tokyo, e Il monte Fuji visto da Fujinomiya), più altri dedicati ad alcune chicche di Tokyo ma nati in un’altra ottica (Tokyo Segreta, e Tokyo Letteraria).
Le cose non stanno migliorando, anzi, ma ho deciso di provare ad affrontare con ottimismo la situazione, pensando a quando ci lasceremo tutto alle spalle e potremo ricominciare a programmare viaggi.
Quindi oggi vi porto di nuovo sul monte Fuji, ma stavolta, dopo averlo ammirato dalla prefettura di Shizuoka, ci spostiamo sull’altro versante, andiamo nella prefettura di Yamanashi.
Da Tokyo, il punto più facilmente accessibile per il monte Fuji è infatti la Regione dei Cinque Laghi, Fujigoko, che si estende alla base settentrionale del Monte Fuji, a circa 1.000 metri di altezza sul livello del mare. In questa zona si trovano i magnifici laghi vulcanici Kawaguchi, Sai, Yamanaka, Shoji e Motosu, in grado di regalare delle vedute
spettacolari sul monte Fuji.
In tanti anni di viaggi in Giappone, non ero mai riuscita a vedere bene il monte Fuji, e stavolta, andando in pieno inverno, avevo deciso di dedicare una parte del viaggio a questa zona, nella speranza di poterlo vedere al suo meglio. Desiderio che devo dire è stato perfettamente esaudito.
Mi sarebbe piaciuto soffermarmi di più nella zona dei Cinque Laghi, che penso meritino molto, ma alla fine visto il poco tempo a disposizione, abbiamo fatto tappa solo a Kawaguchiko, punto di partenza ideale per esplorare questa zona.
Il lago di Kawaguchi infatti, si raggiunge in poco tempo da Tokyo (siamo partiti con il pullman dalla stazione di Shinjuku, impiegando due ore) rendendolo una meta perfetta per un’escursione in giornata, ma vale la pena anche fermarsi a dormire in uno dei bellissimi ryokan vista lago, molti dei quali con onsen.
Cosa fare a Kawaguchiko
Si tratta di una cittadina adagiata sul lago, non molto grande da visitare: vi consiglio di girarla con le biciclette a noleggio; è attivo anche un servizio di bus che collega i principali punti di interesse della zona, ma le corse non sono troppo frequenti. Dal lago Kawaguchi si può avere una visuale meravigliosa del monte Fuji, sia passeggiando lungo le sue sponde, che prendendo un battello per navigarlo.
Noi abbiamo alloggiato una notte qui, ma devo dire che la cittadina non mi ha particolarmente colpito: dal punto di vista paesaggistico è molto bella, e da qui probabilmente avrete il panorama migliore sul monte Fuji, ma, forse perché nel mezzo delle festività di Capodanno, non me la sono goduta come mi aspettavo: troppa gente ovunque, file infinite e autobus impossibili da prendere. Alla fine non siamo riusciti a fare quasi nulla di quello che avrei voluto.
Però siamo probabilmente riusciti a fare la cosa migliore di Kawaguchiko
Osservatorio sul monte Tenjo (Kachi Kachi Ropeway)
Il mio consiglio, infatti, se avete poco tempo da dedicare a questa zona, è di salire sulla fantastica funivia panoramica, la Kachi Kachi Ropeway, lungo la costa orientale del lago, che conduce fino all’osservatorio (a 1000 metri sopra il libello del mare) sul monte Tenjo: da qui potrete avere una visione magnifica del monte Fuji e del lago.
Dalla stazione della funivia partono anche sentieri di trekking diretti al Monte Mitsutoge. Ma forse la cosa più interessante, è la leggenda legata a questo punto di osservazione.
La leggenda del Kachi Kachi Yama
Mentre si fa la fila per prendere la funivia, e anche sull’osservatorio troverete diverse immagini e raffigurazioni di un coniglio e di un tanuki (tra cui un piccolo santuario dedicato al coniglio). Ma cosa mai c’entrano col monte Fuji?
In realtà, nulla, ma sono i protagonisti della leggenda legata a questo luogo: Kachi Kachi Yama, di Dazai Osamu, la storia di un giovane coniglio che cerca di fregare un tanuki.
La storia narra di un tanuki che depredava puntualmente il campo di una coppia di contadini, i quali alla fine riuscirono a catturarlo con l’idea di mangiarlo.
Pregustando già la deliziosa cena a base di tanuki, la moglie del contadino cominciò a preparare gli ingredienti necessari, ma il furbo procione riuscì a farsi liberare con uno stratagemma, e la uccise.
Il tanuki poi, non pago, assunse le sembianze della moglie e servì la zuppa al contadino: solo alla fine rivelò la sua vera identità all’uomo, rivelandogli anche che la sua cena era stata fatta con i resti della moglie.
Il contadino, disperato, si confidò con un coniglio suo amico, il quale decise di fingersi fidato compagno del tanuki ed escogitò una serie di piani per farlo fuori (tra cui farlo andare a fuoco, e farlo pungere da un’alverare di api). Infine, riuscì a farlo annegare nel lago Kawaguchi, vendicando così i due anziani.
Una storia di crudeltà e vendetta (e leggermente splatter) resa assolutamente divertente e kawaii dalle statuine del coniglio e del tanuki che trovate in giro sull’osservatorio.
Qui c’è anche una caffetteria (dove assaggiare i mitarashi dango della legenda) e un negozio di souvenir.
Informazioni:
La funivia è in funzione tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00, il costo è di 900 Yen andata e ritorno.
La funivia è collegata alla stazione di Kawaguchiko dalla linea di autobus Omni Bus (Red Line), raggiungibile in circa 15 minuti. Si scende alla fermata Yurasen Ropeway Iriguchi.
Informazioni utili
Come arrivare
Pullman: per chi viaggia senza JRPass è la soluzione migliore: dalle stazioni di Shibuya, Tokyo e Shinjuku, si raggiunge la stazione di Kawaguchiko in circa due ore di viaggio (costo 2,000 Yen a tratta).
Treno: per chi ha il JRPass, la soluzione migliore è rappresentata dal Fuji-Excursion, che in un paio d’ore collega Shinjuku alla stazione di Kawaguchiko.
Come muoversi
La stazione di Kawaguchiko rappresenta lo snodo principale della zona: qui arrivano tutti i treni e i pullman da Tokyo, Kofu, Gotemba e da qui partono gli autobus che conducono nei principali punti turistici della zona. Per muoversi a Kawaguchiko e dintorni, ci sono tre linee Omni Bus: la Red Line opera lungo le coste est/nord est del lago, e rimane a Kawaguchiko (è quella che userete più frequentemente); la Green Line passa per la costa sud, arrivando fino al lago Sai; La Blue Line (autobus ogni 2 ore) arriva fino ai laghi Shoji e Motosu.
Si può fare il pass di 2 giorni al costo di 1,500 Yen (750 Yen bambini), che dà diritto all’uso illimitato dei bus. Qui trovate tutte le informazioni sulle linee Omni Bus.
Noi, dal momento che il giorno dopo saremo andati sull’altro versante del Fujisan, nella prefettura di Shizuoka, abbiamo invece fatto un altro pass: il Mt. Fuji West Side Passport, un pass valido due giorni (2.500 Yen adulti, 1.250 Yen bambini) che consente l’utilizzo illimitato di tutte le linee bus della zona del Monte Fuji, incluse le linee Omni Bus e quelle della Fujikyu, che collegano Kawaguchiko con Shin-Fuji (sull’altro versante).
Tuttavia, va considerato che qui i mezzi sono scarsi e non passano con molta frequenza, se non volete quindi ritrovarvi come noi ad aver quasi “buttato” un giorno, potrebbe essere molto più comodo noleggiare un auto per girare bene la zona (e delle biciclette per girare con comodo la cittadina).
Dove dormire e mangiare
Qui si trovano tantissimi ryokan molto belli, ma noi abbiamo deciso di pernottare in un tradizionale hotel business, il nuovissimo Toyoko Inn Kawaguchiko Ohashi (prenotato su Agoda.com). L’hotel si trova sul versante sud del lago, non lontano dallo Yamanashi Gem Museum e dal Parco Oike. La struttura è del 2019, la camera negli standard giapponesi ma molto comoda, la colazione era inclusa nel prezzo (una notte abbiamo pagato circa 7,000 Yen, 59 € per una doppia) e inoltre era a disposizione degli ospiti anche una piccola onsen, decisamente molto apprezzata.
A pranzo, volevamo provare il piatto tipico della zona, Hoto Fudo (nel ristorante omonimo vicino la stazione), un piatto di noodles in brodo, ma era preso d’assalto, quindi ci siamo accontentati di un piatto di ramen in un posto un po’ alla buona.
A cena, invece, abbiamo mangiato in una meravigliosa izakaya, situata in mezzo al nulla, in una specie di baita in legno. Ve la consiglio caldamente, qui ho mangiato uno dei katsudon più buoni di sempre, e abbiamo fatto amicizia con una simpatica famiglia giapponese, amante dell’Italia e dei motori.
Tokoyo Inn Fuji Kawagaguchiko Ohashi
294-1 Funatsu, Fujikawaguchiko, Minamitsuru, Yamanashi 401-0301
Akai
1322-7 Funatsu, Fujikawaguchiko, Minamitsuru, Yamanashi 401-0301