Chiudiamo l’ultimo appuntamento con #10librigiapponesi a Natale con un manga che mi ha tenuto compagnia lungo quest’anno particolare e intenso, una lettura accogliente, intima che ci permette di riflettere sul loro nostro posto al mondo.
Princess Maison, di Aoi Ikebe (pubblicato da Bao Publishing, nella traduzione di Christine Minutoli) è un manga in sei volumi che racconta le vicende di Sachi, una trentenne che cerca casa a Tokyo.
Sebbene il punto di partenza possa sembrare apparentemente banale e poco interessante, in realtà da qui si dipanano una serie di personaggi e riflessioni che indagano circa le condizioni delle donne (ma non solo) di oggi, in lotta per trovare un equilibrio tra i propri desideri e le necessità di vita, sulle scelte che si compiono e gli ostacoli quotidiani che si frappongono tra noi e la felicità.
Ogni casa ha il suo acquirente. Ma devi sapere cosa stai cercando, calcolare le variabili, annusare il mercato immobiliare, non farti scoraggiare da ciò che incontrerai lungo il cammino. Soprattutto, se cerchi casa in una grande città.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
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Questo lo sa bene Sachi, cameriera in un’izakaya, che tenta l’impresa di comprare casa a Tokyo. La città è in fermento per le Olimpiadi, cambia in continuazione la sua faccia, nuovi progetti edilizi e nuove casa cambiano l’assetto della metropoli. E Sachi, con la determinazione di chi deve realizzare un sogno, gira per case, fa domande approfondite agli agenti immobiliari, osserva meticolosamente ogni dettaglio. Perché il sogno deve rispecchiare chi siamo, e ciò che vogliamo.
Ma la realizzazione del nostro sogno, ci conduce poi realmente alla felicità? Cos’è che davvero ci rende felici?⠀⠀⠀⠀⠀
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Non abbiamo una risposta ma tentativi lungo il percorso, in cui ci imbattiamo in tanti altri personaggi, che incrociano l’esistenza di Sachi, di cui conosciamo l’intimità delle loro case e dei loro desideri. Perché la casa rappresenta uno spunto per dare spazio a riflessioni più ampie: il diventare adulti, il senso della famiglia, la solitudine delle nostre esistenze, la necessità di trovare il proprio angolo di mondo.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
Una storia dolceamara, dal tratto pulito, che a tinte tenui riesce a essere molto incisiva sulle difficoltà del mondo odierno.
Grazie per aver seguito questo “mini avvento” al Natale, domani il post di riepilogo dove trovate tutti i libri che vi ho raccontato in questi giorni (per praticità d’uso!).